Si aggrava la situazione in Venezuela. Dal Crei una raccolta fondi per aiutare le famiglie sarde immigrate e inviare medicinali.
Nei prossimi giorni verrà avviata la raccolta di risorse per consentire ai sardi in Venezuela che lo desiderano di ritornare in patria. Mauro Carta (Crei Acli Sardegna): “raccoglieremo anche medicinali da inviare non appena si sbloccheranno le frontiere”.
«Con l’aggravarsi dell’instabilità politica nel Venezuela si rende necessario agire direttamente per aiutare le famiglie sarde che vogliono rientrare e non riescono a trovare le risorse per pagare il biglietto. Per questo, nei prossimi giorni, il Crei Acli, in collaborazione con Ipsia Sardegna, attiverà un programma di aiuti per i sardi emigrati nel Paese Sudamericano, un gruppo che secondo gli ultimi dati Aire, è di circa 350 persone». Così il presidente del Comitato Regionale Emigrazione e Immigrazione Acli Mauro Carta sulla questione Venezuelana.
Il Comitato richiede quindi alla Regione Sardegna di attivare un canale diretto con l’ambasciata italiana nel Paese Sudamericano, sia per conoscere particolari necessità dei cittadini che per facilitare il trasferimento dei fondi: «Siamo già in contatto con la sede Acli di Caracas – prosegue Carta –, la nostra azione sarà diretta in prima istanza ad aiutare le famiglie che hanno difficoltà a rientrare in Sardegna, ma, oltre a questo “ponte umanitario”, avvieremo una raccolta di medicinali da inviare non appena si sbloccheranno le frontiere, in modo da soccorrere una popolazione che ha urgente bisogno di assistenza sanitaria».
Per informazioni sulla raccolta e per dare il proprio contributo è possibile inviare una mail a: emergenzavenezuela@gmail.com